La geografia studia il sistema di relazioni tra società, natura e spazio evidenziando pratiche, conoscenze e rappresentazioni che individui e collettività hanno del mondo. Con i suoi strumenti interpretativi, essa permette di leggere la complessità delle società e dei territori del presente e di riflettere sul loro futuro.
La varietà di indirizzi di studio, di campi di indagine e di approcci offre una ricchezza di chiavi di lettura indispensabili alla comprensione del mondo attuale. Lo studio geografico produce modelli e sintesi che aiutano a rappresentare e ad interpretare i comportamenti degli individui e delle loro attività nello spazio. Una particolarità è quella di considerare le diverse scale di analisi in maniera interdipendente: ciò che è globale deriva da un insieme di relazioni e di azioni che hanno origine anche in comportamenti locali, mentre il contesto locale è a sua volta influenzato da dinamiche globali.
La disciplina combina pratiche e fatti eterogenei che integrano la dimensione fisica con quella umana. Negli studi liceali ciò si traduce in collaborazioni sia con le materie umanistiche che con le scienze sperimentali, contribuendo parallelamente allo sviluppo delle competenze di base trasversali.
In un mondo che sta cambiando profondamente e rapidamente i rapporti fra gruppi umani e natura diventano sempre più complessi e gli equilibri sempre più fragili. La geografia assume quindi una funzione educativa di grande rilevanza e contribuisce a delineare scenari futuri in una prospettiva di scelte più consapevoli. Nella formazione degli/delle allievi/e-cittadini/e, lo studio della geografia si propone di sviluppare l’interesse nei confronti delle culture e di una cittadinanza inclusiva, la sensibilità verso la protezione dell’ambiente e la conoscenza degli strumenti per una gestione del territorio finalizzata al bene collettivo e alla giustizia socio-spaziale.